Anne Sexton
(1928-1974)
Il bacio
La bocca fiorisce come un taglio.
Sono stata maltrattata tutto l'anno, notti
noiose, con nient'altro che ruvidi gomiti
e delicate scatole di Kleenex che dicono piagnona
piagnona, stupida!
Fino a oggi il mio corpo era inutile.
Ora si strappa da ogni parte.
Strappa via gli indumenti della vecchia Mary, nodo
dopo nodo
ecco: ora è colpito in pieno da questi fulmini elettrici.
Zac! Una resurrezione!
Un tempo c'era una barca, tutta legnosa
e disoccupata, senza il mare sotto di lei
e bisognosa di una verniciatura. Non era altro
che un mucchio di assi. Ma tu l'hai issata, l'hai armata.
È stata prescelta.
I miei nervi si sono accesi. Li sento come
strumenti musicali. Dove c'era silenzio
tamburi e archi suonano irrimediabilmente Sei
stato tu a farlo.
Puro genio all'opera. Tesoro, il compositore è entrato
nel fuoco.
Traduzione
di Cristina Gamberi
Poesia
n. 311 Gennaio 2016
Anne
Sexton. La zavorra dell'eterno
a
cura di Cristina Gamberi
3 commenti:
Indubbiamente si tratta di una poesia ben orchestrata, ben condotta, con un linguaggio agile, con trovate imprevedibili, associazioni inattese, salti da un luogo ad un altro. Non si trova nella poesia femminile italiana contemporanea un equivalente per vivacità e destrezza. Il primo verso mi sembra non ben riuscito, è un po' tropo udito e, quindi previsto, invece dal secondo verso in poi la poesia scorre libera ed effervescente. Ci sarebbe stato bisogno cmq del testo inglese per verificare che cosa c'era lì.
Concordo con te Giorgio sull'incipit della Sexton, che per avviare il testo ha usato, come gli automobilisti, la prima marcia. Poi, i versi non hanno bisogno di ridotte o di trazione integrale.Si muovono liberamente e con un tecnicismo metaforico sorprendente.Mario Gabriele.
Il compositore è entrato nel fuoco/
I miei nervi si sono accesi.../
Versi per me entusiasmanti; e bravo anche il traduttore.
Ubaldo de Robertis
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