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venerdì 13 febbraio 2009

ANTOLOGIA PALATINA
SOGNI VALORI
Colei che ha messo a fuoco la città,
Stenelaide pezzo-da – novanta,
la puzza-oro a quelli che la vogliono,
un sogno me l’ha messa accanto nuda
tutta una notte fino alla dolce alba
a darsi senza farmi sganciar soldo.
Non più l’implorerò sulle ginocchia,
la barbara, né piango il mio destino
or che tal voluttà Sonno mi reca.
Anonimo )Meleagro?)

TOMBA SOLITARIA

Non ti dicevo, o Prodica,:”Invecchiamo”?
Non te lo pronunciavo a tutte l’ore:
“Cara, i dissolvitori dell’amore
verranno presto”? Ed eccole, le rughe,
le chiome bianche ed il corpo inciocito;
e la tua bocca non ha più le grazie
d’allora. Chi più adesso t’avvicina,
ti fa morire e prega più, già stella
d’orgogliosa beltà? Or ti passiamo
da presso come a tomba solitaria.
Rufino

IMPROPERIO

Così possa, Fraschetta, tu dormire
come fai dormir me sopra una soglia
ghiacciata, sì, così possa dormire,
perfida, come me, tuo spasimante,
mandi a dormire. Né pietà ti mosse
per me nessuna. Cuore hanno i vicini
per me, tu, nulla. Un dì la chioma bianca
ti farà ricordar la tua perfidia.
Callimaco

(Traduzione di Giuseppe Gualtieri, da Antologia Palatina-I libri dell’amore-.Vallecchi 1973)

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