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martedì 1 maggio 2012

POESIA RUSSA

TIMUR KIBIROV
(1955)

Gli anni passeranno. Rammenterai.
E proprio questo alloggio,
il mobilio di compensato e il cavallo
di plastica, e il mio quaderno.

Dove cerco di fissare
tutto questo, e le calosce fradicie
sul calorifero, e il vicino Gosa
e Tomik che si ostina  a pisolare

fra le fresche lenzuola – saranno per te un paradiso.
E luminosa e irraggiungibile
questa meschina e stolida vita,

dove con mamma si bisticcia, e si parla,
contando i rubli, e si dimentica la vergogna
mentre Mnemosine lei continua la sua opera.

Timor KIBIROV
(traduzione di  N. Cicognini da:Poesia del Novecento in Italia e in Europa, a cura di Edoardo Esposito, Feltrinelli Editore, 2000)

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