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lunedì 7 giugno 2010

POESIA VENEZUELANA
EUGENIO MONTEJO
(1938-2008)


PARTENZA

Parto con ogni nave di questo porto,
con ogni goccia azzurra di ossigeno
tra rauchi fischi.

Vado a Rotterdam, dove ora cade spessa
la neve,
e i gabbiani olandesi
frugando tra le merci
si posano sugli alberi delle navi.

Una cabina mi attende in ogni nave,
un libro di Li Po per la mia traversata;
– cercatemi a Rotterdam, scrivetemi
anche se non partissi.

Se non parto a quest’ora lo farò in un’altra;
le navi cambieranno, non il mio desiderio;
il mio desiderio è a Rotterdam:
da qui lo intravedo assieme alla neve
tra le sue case.

Non c’è una sola via sul mare
che non abbia il suo contrario,
non ci sono modi di stare e di non stare
dove si viaggia.
Se scegliessi un’altra via piú semplice,
piú umana,
partirei senza assentarmi,
toccandola la neve mi parrebbe calda.

In ogni nave di questo porto
ho noleggiato il mio bagaglio;
se anche mi vedessero domani qui nei moli,
sono a bordo;
le navi cambieranno, non il mio desiderio;
– cercatemi a Rotterdam, scrivetemi,
il mio desiderio ha il volo del gabbiano
e neve tra le sue ali.

Eugenio Montejo

Traduzione di Luca Rosi
Poesia n. 234 Gennaio 2009
Perché il canto perduri a cura di Arturo Gutiérrez Plaza,
M. Gasparini Lagrange e Claudio Cinti
Crocetti Editore 2009

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