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lunedì 2 novembre 2015

POESIA IRACHENA

Dunya Mikhail 

(1965)


La partita

È soltanto una pedina
salta sempre nella casella opposta
non si volta a destra né a sinistra
non si guarda indietro
è mossa da una regina demente
che attraversa la scacchiera in lungo e in largo
e non si stanca di portare bandiere
e insultare gli alfieri
È soltanto una regina
mossa da un re sventato
che conta i quadrati ogni giorno
sostenendo che sono di meno
e prepara torri e cavalli
sognando un accanito rivale
È soltanto un re
mosso da un abile giocatore
che si rompe la testa
e perde il suo tempo in una partita infinita
È soltanto un giocatore
mosso da una vita vuota
in bianco e nero
È soltanto una vita
mossa da un dio confuso
che un giorno ha provato a giocare con l'argilla
È soltanto un dio
che non sa come uscire dal guaio in cui si è cacciato.

Traduzione di Elena Chiti

Poesia n. 309 Novembre 2015
Dunya Mikhail. Il mito più forte della guerra
A cura di Elena Chiti

2 commenti:

giorgio linguaglossa ha detto...

Eccellente composizione. Eccellente poetessa capace di fare poesia seguendo il filo concettuale della metafora e della metonimia ma con un ragionamento logico, stringente fino all'inverosimile. Poesia di rarissima e altissima fattura.

Mario M. Gabriele ha detto...

Dunya Mikhail è una grande voce poetica, i cui versi sono ciò che i lettori si aspettano, perché si immettono nelle pieghe della nostra sensibilità spesso frastornata dalle tragedie del Mondo.