Cerca nel blog

mercoledì 23 settembre 2009

POESIA EBRAICA
YEHUDA AMICHAI
(1924-2000)


Mi ha assalito un’acre nostalgia,
come la gente d’una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce
della lampada.
In questa casa, penso a come l’amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all’amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.
Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo
e ci chiude
sotto la lampo di un grosso sacco di destino.
E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest’autobus
notturno: molti
finestrini illuminati, molto viso di lei.
Yehuda Amichai
(da Poesie a cura di Ariel Rathaus - Crocetti Editore, 1993, 2001)

1 commento:

Anonimo ha detto...

sì, questa già la conosco e la amo...