L'isola dei poeti

Questo Blog dal titolo “L’isola dei poeti” vuole testimoniare sul Web la poesia italiana e straniera, con la pubblicazione dei testi che rispecchino l’altro di sé del poeta, il quale elabora, con la propria sensibilità e cultura, un mondo introverso e psicologico, difficile da recepire dai lettori occasionali, o legati a letture scolastiche. Il fatto è che oggi la poesia non sembra interessare più di tanto la critica militante. Il risultato è un avvilente vuoto pedagogico che continua ad allungare ancora di più la distanza tra il lettore e il poeta.Il coraggio di scrivere di fronte ai problemi del mondo e dell’umanità, è l’ultimo atto di una battaglia antropologica di cui già si intravedono all’orizzonte, vittime e macerie. Poeti e lettori costituiscono, da sempre, due mondi paralleli, con una propria orbita e sensibilità, senza le quali, non vi sono orizzonti, ma “isole” lontane dalla conoscenza. E chi meglio dello scrittore Ian McEwan col suo libro Espiazione, può sintetizzare il pensiero riguardante il rapporto tra causa ed effetto, lettura e percezione dello scrivere? “Comunicare è difficile, a voce, o tra due persone, o per iscritto, da un autore a un lettore. Io rimango sempre affascinato dal miracolo del discorso: un pensiero, un’idea, si formano nella nostra mente, e poi riusciamo a esprimerlo. Anche la letteratura, in questo senso, è un miracolo”. Con Album di poesia, si apre una nuova finestra che ospita testi tratti dal Cantico dei Cantici, dall’Antologia Palatina, da Dante, Petrarca, dai poeti del Dolce Stil Novo, e dai primi documenti di letteratura nazionale. Una rivisitazione del passato, quindi, come ritorno ad un tempo poetico, mitico e suggestivo.

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(Testi e foto sono di esclusivo uso didattico e senza fini di lucro).

venerdì 12 marzo 2010

POESIA IRANIANA

MAHNAZ AZARNIA
(1945)

SOLITUDINE

Ti pettini nel vento
la stagione dell'amore è durevole
e il profumo dell'olivo
nel passaggio del vento.

Non stare in ansia
l'inverno se ne va
e le scuse
sulle palpebre stanche
della notte restano
in primavera
diventano verdi i semi

Ora
te ne sei andato
la finestra ti guarda.
Mahnaz Azarnia

Traduzione di Kambiz Tasheyoee
Da "www.literary.it

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