HEANEY SEAMUS
(1939)
La metropolitana
Fu qui, sotto la volta del tunnel,
tu a correre davanti nel tuo cappotto da viaggio,
io dietro come un agile dio per raggiungerti
prima che ti mutassi in giunco
o in qualche nuovo fiore, bianco
e carminio. Caddero dal cappotto svolazzante
uno a uno i bottoni in breve traccia
tra metropolitana e Albert Hall.
Luna di miele sotto la luna, per il concerto
tardi, e muore l’eco dei nostri passi. Ora
pietre di luna torno come Hànsel a cercare,
il cammino a ritroso percorro,
come Hànsel raccolgo i tuoi bottoni
fra il vento e fioca luce di stazioni.
Partiti i treni, umide le rotaie
nude e tese a seguirti come me
e dannato io sia se guardo indietro.
tu a correre davanti nel tuo cappotto da viaggio,
io dietro come un agile dio per raggiungerti
prima che ti mutassi in giunco
o in qualche nuovo fiore, bianco
e carminio. Caddero dal cappotto svolazzante
uno a uno i bottoni in breve traccia
tra metropolitana e Albert Hall.
Luna di miele sotto la luna, per il concerto
tardi, e muore l’eco dei nostri passi. Ora
pietre di luna torno come Hànsel a cercare,
il cammino a ritroso percorro,
come Hànsel raccolgo i tuoi bottoni
fra il vento e fioca luce di stazioni.
Partiti i treni, umide le rotaie
nude e tese a seguirti come me
e dannato io sia se guardo indietro.
Heaney Seamus
(Traduzione di E. Esposito, da”Poesia del Novecento in Italia e in Europa, Feltrinelli,2000)
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