POESIA CINESE
LU XUN
(1881-1936)
Separazione dei fratelli
Per vivere bisogna correre tutto il giorno,
Noi fratelli siamo costretti a separarci.
E la cosa che rattrista maggiormente,
E’ la lampada solitaria in una lunga notte di pioggia.
Ritorno a casa, ma per poco, parto di nuovo,
E la sera aggiunge maggiore dolore.
Gli innumerevoli salici lungo la strada
Sono l’immagine della sofferenza.
Ci separano sempre per un anno.
Per mille li* il vento porta la nave del viaggiatore.
C’è una parola che va ricordata,
Nello scrivere, il successo non dipende dal cielo.
*Il li è un’unità di misura corrispondente a circa 500 metri
Lu Xun
Per vivere bisogna correre tutto il giorno,
Noi fratelli siamo costretti a separarci.
E la cosa che rattrista maggiormente,
E’ la lampada solitaria in una lunga notte di pioggia.
Ritorno a casa, ma per poco, parto di nuovo,
E la sera aggiunge maggiore dolore.
Gli innumerevoli salici lungo la strada
Sono l’immagine della sofferenza.
Ci separano sempre per un anno.
Per mille li* il vento porta la nave del viaggiatore.
C’è una parola che va ricordata,
Nello scrivere, il successo non dipende dal cielo.
*Il li è un’unità di misura corrispondente a circa 500 metri
Lu Xun
(da:”Ballate del dissenso”.Traduzione di Paolo Galvagni, su Poesia, anno V, ottobre 1992, n. 55, Crocetti Editore)
Sogni
Molti sogni sollevano frastuono nel crepuscolo.
Quando un sogno soffoca il precedente,
Dal sogno seguente viene cacciato.
I sogni passati sono neri come inchiostro.
Anche i sogni presenti sono neri come inchiostro:
E quello presente e quello passato esitanti dicono:
“ Guarda ho davvero un bel colore”.
Forse il colore è bello, nell’oscurità non si capisce,
E inoltre non si sa chi sia a parlare.
Nell’oscurità non si capisce, con la febbre e il mal di testa.
Vieni, vieni, sogno trasparente.
Lu Xun
Molti sogni sollevano frastuono nel crepuscolo.
Quando un sogno soffoca il precedente,
Dal sogno seguente viene cacciato.
I sogni passati sono neri come inchiostro.
Anche i sogni presenti sono neri come inchiostro:
E quello presente e quello passato esitanti dicono:
“ Guarda ho davvero un bel colore”.
Forse il colore è bello, nell’oscurità non si capisce,
E inoltre non si sa chi sia a parlare.
Nell’oscurità non si capisce, con la febbre e il mal di testa.
Vieni, vieni, sogno trasparente.
Lu Xun
(da:”Ballate del dissenso”. Traduzione di Paolo Galvagni, su Poesia, anno V, ottobre 1992, n. 55, Crocetti Editore)
1 commento:
Vieni, vieni, sogno trasparente...
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