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venerdì 13 ottobre 2017

DUE INEDITI DI MARIO M. GABRIELE



  
1

Non era un Cantico dei Cantici,
ma un Jazzymood di raps & blues.
Patsy toglieva la polvere
quando entrò il nibbio
guardando le donne di Picasso.

Giusy non lesse più il Deuteronomio,
mise all’asta la casa che fu degli avi,
aprendo un book-room.  

Ripariamo i giorni slabbrati.
Madre mia, passata al punto zero,
la rugiada è sopra il mondo.
Ti chinavi oscuramente al domani
come la sera s’inarca ai colli.

2

Oh le bionde treccine a Dachau
neppure il vento le ha disperse.
Laura  ha lavorato  trent’anni.
Si è fatta una casa con mobili Ikea.
Torna Hayden nella notte di marzo
 con la ballata della rimembranza.
Novembre si è trascinato dietro
Quattro matrimoni  e un funerale.
Siamo preoccupati per Daniela
che ha finito lo stage  
e non è ancora tornata in Italia.
Berryman è passato come un soffio di vento
lasciando  i  Collected Poems.
Chi ha tolto le croci  sul Calvario?
Koning Eizenberg ha ridato viso alle case.
La Trahison des images sconvolge
L’Essere e il Nulla.

La notte ci si può perdere per strada
da St.Just  ai giardini di Baiderbecke
e chi arriva ha poco da raccontare.
C’è chi attende i portatori  d’acqua e di caffè,
chi scrive epitaffi sulle pagine di Carver.
Una ragazza sorride portando Chardonnay.
Difficile Mr  Swanson
passare per Dresda e Muhelberg.
Non ci sono voli sicuri,
né oggi, né domani. Sorry!
A Nord e a Sud  solo voli low cost
e almanacchi,
 almanacchi nuovi,Signori,
con amuleti  e Dora Markus!