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mercoledì 15 gennaio 2020

INEDITO DI MARIO M. GABRIELE





Inverno ibrido con le coperte sopra i sogni.
Non so nulla dove andiamo, chi incontriamo.

Spente le luci e la valvola  termostatica
rimane il ticchettio dell’orologio a pendolo.

Scende lo spleen
senza avvertire la pioggia  che batte nel giardino.
.
Cerchi cose che nessuno conosce
e vivono di traverso nei pensieri.

Come due apripista scendiamo a valle
dove  sostano i vivi e i morti.

Qualcuno esce dal gruppo,
 ci racconta la sua storia.

E’ una questione di tempo.
Quando lascerai l’Hotel ricordati di salutare le stelle.

In attesa del taxi, Mike si lustra le scarpe
per uscire con Tecla nei giardini zoologici.

Non esiste più la Carbonafta.
E’ dal 65 che manco da Milano.

Poesia  e letteratura sono un binomio assordante:
una eccezione estetica.

Nella rastrelliera hai messo di tutto
tranne la camicetta a pois.

Il video di Orlowski aveva raggiunto il punto luce
mentre cercavo la Galleria Zelia Nuttal.

Nel raggio di un chilometro
vive ancora  la signora dei platani  e dei tulipani.