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mercoledì 29 ottobre 2008

JORGE LUIS BORGES
(1899 1936)


VANILOQUIO

La città vive in me come un poema
che non m’è riuscito di fissare in parole.
Da un lato v’è la eccezione di alcuni versi;
dall’altro, accantonandoli,
la vita precorre il tempo,
come terrore
che usurpa tutta l’anima.
Ci sono sempre altri crepuscoli, altra gloria;
io provo il logorarsi dello specchio
che non si placa in una sola immagine.
A che questa ostinazione
di configgere con pena un chiaro verso
eretto come lancia sopra il tempo,
se la mia strada, la mia dimora,
spezzatrici di simboli verbali,
mi grideranno domani la loro novità?
Nuove
come bocca non baciata.
Jorge Luis Borges

(Traduzione di Umberto Cianciòlo da: Carme presunto e altre poesie di Jorge Luis Borges, Mondadori, 1958)

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