POESIA TEDESCA
GEORG TRAKL
(1887 1914)
CANTO SERALE
La sera, se andiamo per oscure vie,
smorte ci incontrano le nostre ombre.
Ora chi ha sete
beva le bianche acque dello stagno,
dolci i lamenti della nostra infanzia.
Morti in riposo sotto il folto sambuco
guardiamo grigi gabbiani.
Nubi primaverili coprono la città buia
che tace i tempi di monaci eletti.
Quando io presi la tua mano esile
battesti piano gli occhi rotondi:
ora è perduto.
Ma se una buia armonia penetra l’anima
appari tu bianca ai paesi autunnali del cuore.
Georg Trakl
(Traduzione di Giaime Pintor in “Poesie” di Rainer Maria Rilke, Einaudi, 1963)
HERMANN HESSE
(1877-1962)
Fuga di Giovinezza
La stanca estate china il capo,
specchia nell’acqua il biondo volto.
Io vado stanco e impolverato
nel viale d’ombra folto.
Soffia tra i pioppi una leggera
brezza. Ho alle spalle il cielo rosso,
di fronte l’ansia della sera
e il tramonto e la morte.
E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo
e non vuol più seguirmi avanti.
Hermann Hesse
(Traduzione di Rainer Maria Rilke su “Poesie”, Einaudi Editore, 1963)
La stanca estate china il capo,
specchia nell’acqua il biondo volto.
Io vado stanco e impolverato
nel viale d’ombra folto.
Soffia tra i pioppi una leggera
brezza. Ho alle spalle il cielo rosso,
di fronte l’ansia della sera
e il tramonto e la morte.
E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo
e non vuol più seguirmi avanti.
Hermann Hesse
(Traduzione di Rainer Maria Rilke su “Poesie”, Einaudi Editore, 1963)
1 commento:
molto bella, molto romantica...
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