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mercoledì 21 ottobre 2009

W. B. YEATS
(1865-1939)


VOLTA LE BAMBOLE CON LA FACCIA AL MURO

Poiché oggi è una festa religiosa
C’è stato un prete a dir Messa, e perfino la Giapponese
Col tacco alzato e il peso sulle punte, ha dovuto voltarsi
verso il muro
-Pedante nella passione, dotta in antiche cortesie,
-Veemente e arguta ci era parsa-; la dama Veneziana
Che sembrava andar scivolando verso un qualche
Convegno con le scarpette rosse,
Il domino, la gonna a guardinfante copiata dal Longhi;
Il critico meditabondo; tutti sono in punta di piedi,
Anche la nostra Bella coi pantaloni turchi.
Poiché al prete come ad ogni cane spetta la sua giornata
Altrimenti ci terrà tutti desti abbaiando alla luna,
A noi e alle nostre bambole, che non siamo che il mondo,
conviene star via.

W.B. Yeats
(Da: Quaranta poesie, Traduzione di Giorgio Melchiori, Einaudi, 1965)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Autore di grande cultura e dirara finezza estetica ha saputo creare nuovissime armonie. a volte anche complesse, pur essendo stato definito un poeta del cosiddetto "crepuscolo irlandese"