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martedì 2 dicembre 2008

CONSTANTINOS KAVAFIS
(1863-1933)


La città


Hai detto:”Per altre terre andrò per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento
dove il mio cuore come un morto sta sepolto
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo intorno,
della mia vita consumata, qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina”.

Non troverai altro luogo, non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove non sperare,
non c’è nave non c’è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l’hai sciupata su tutta la terra.
Constantinos Kavafis


(traduzione di N. Risi- M. Dalmati, da”Poesia del Novecento in Italia e in Europa”, a cura di Edoardo Esposito, II volume, Feltrinelli, 2008)

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