La struttura di questo testo si basa sui distici dove,
con maggiore evidenza, si immette il frammento, con proprie sintesi progettuali.
Fly Me To The Moon
Signora Stefford i
crickets sono andati via.
E’ rimasta solo l’upupa con i suoi up up up.
Non ce ne sbarazzeremo facilmente.
Ormai ha messo le ali sul tetto di Henry.
Ora ci si mette pure il cane Dillinger
a creare sobbalzi e paura.
La città ha una
nuova urbanistica con piani terra
dove a sera dorme l’uomo senza nome.
Helen Britt, vicina ai 9o anni,
ha donato la casa ad una onlus.
Nel book-room è diventato
best seller
il libro -50 sfumature di grigio- di E.L. James.
Anni 40 e nuovo secolo: che altro aspetti?
Fly me to the Moon!
Andiamo da Mc Lee a interpretare le centurie.
Mary si è fatto un vestito il giorno prima degli esami.
La giornata non è tra le più belle. Piove.
C’è una Street Art sulla A 16. Sembra Warhol.
Due niggers aprono il libro della sera
archiviando Burundi e Burkina Faso.
Anche la notte è passata con le ore.
Il colloquio con Sophy non è stato brillante.
Suona papà Doc il blues del Cotton Club,
è morto il canarino del Wisconsin.
Meg lo diceva che in casa c’era un clarinetto,
ma nessuno l’ascoltava.
1 commento:
anche la notte,passava con le ore.ti leggo e penso:eccoti!come davanti ad una musa già completa dell'opera ispirata
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