Il cartello apriva il concerto su Cajkovskij.
Tre signore in prima fila leggevano il carnet
della Sinfonieorchester
Wuppertal.
Sul divano, a un passo dalla tortura a pendolo,
un croupier estraeva a sorte il condannato a morte.
Una discusione fra le quinte non portò a nessuna pace.
Ognuno parlava secondo la propria immagine.
All’uscita dal Forum riconoscemmo
il vecchio Jèròme a corto di orizzonti.
Oh Jèrome,
Piqueras è di un passo
davanti a te nel giardino dei fiori!
Salimmo sulla vetta più alta
a fermare il braccio di Adamo.
Ci si avvia al giorno delle mutazioni.
Il tulipano sa come accogliere la quiete di maggio.
-E’ veramente bello stare qui-
disse la donna venuta da Damasco
Dieci germogli e un frutto di bosco
stavano al centro della
tavola.
Milly bussò alla porta.
-Nonno Burges sta male-,disse.
Ogni anno Hendrius va a recuperare
le scarpine dei morti lungo la Senna.
Vestimmo Nonno Burges con abito grigio
e camicia Clay, lasciandogli tra le mani il Vangelo.
Siamo proprio in ritardo.
Nessuno capirà la nostra assenza.
Credi proprio alla via del ritorno?
E che viaggio è ? Chi l’ha detto, Padre Ray?
-Creiamo una start-up
di sola cannabis-,
disse Marceline dimenticando il paese di ciechi e storpi-.
Fra pochi mesi sarà Natale.
Caro Jenin vieni a trovarci.
Oggi le nostre anime sono così leggere
da sembrare condors nel cielo di dicembre.
2 commenti:
"Una discussione tra le quinte non portò a nessuna pace.
Ognuno parlava secondo la propria immagine".
Il potere di questi versi è grande.
Rispondo con ritardo per ringraziarla del suo commento che ho gradito moltissimo.Cordiali saluti.
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