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sabato 12 novembre 2016

GRAZIE AI LETTORI DI QUESTO BLOG


INEDITO DA: IN VIAGGIO CON GODOT 
di Mario M. Gabriele

Tornammo alle idee. Fummo un solo centro,
                   un unico soffio di mistral.
Vennero turisti dall'aldilà,
senza fiori e trolley da viaggio.
Mary offrì dolci. Chiese notizie.
Parlò due o tre lingue.
Offrì agli ospiti crema Chantilly.
Poi domandò:
-How long they were there?-.
Un gentleman, già in partenza su vaporetto,
e la luna sotto il braccio:
-Sono anni- disse,- che nella terra riposiamo.
Abbiamo conosciuto  Oxford e Lisbona,
e Potsdamer Platz,
visitato il Museo Castillo di Dalì,
puliti i chiodi del Crocefisso,
sentita la Sinfonia n. 6 di Beethoven
diretta da Janowski-.

Oggi, il mio pensiero è ritrovarti
come la ragazza bruna ritta
vicino a una barca a remi sulla riva del lago.
Hai rimosso le coperte,
tolto il blazer di Crizia,
pure l’aria risale le scale.
E’ tempo di superare il check-in,
fuggire dal cappio che stringe la gola.

Madame Sorius capovolse la clessidra.
Parlò di oroscopi.
Un Tutankhamon alle spalle  
sussurrò che Aprile era vicino.
Per credere al domani
dovrò ascoltare ciò che  mi dice  la primavera.
Il palco all'aperto aveva già il giravento.






2 commenti:

Alessandro ha detto...

Eccellente poesia, eccellente rivisitazione della Storia con gli Scorpions. Grazie.

Carlo Silva ha detto...

E'sorprendente come gli eventi della Storia, quelli che più sono rimasti impressi nella mente dell'umanità, siano efficacemente riportati nel video Potsdamerplatz Quanto alla poesia, nulla da eccepire: è moderna, attrezzata di tutti quegli elementi che ne fanno un testo dalle diverse finestre panoramiche: un seme buttato nel futuro della parola, qui rianimata,da una inversione estetica su un mondo che è soggetto-oggetto.