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giovedì 15 aprile 2010

POESIA ITALIANA
MARIO LUNETTA
(1934)


Lucertola nissena

Aveva da ragazzo, una testa bruna
piena di capelli. Era magro,testardo,
e correva veloce: lucertola nissena,
arabo del deserto trapiantato in un’isola.
Forse si chiamava Mennea, prima che quello vero
venisse al mondo.

Da vecchio s’era appesantito dell’antico
scatto conservava solo l’alzata del capo, repentina,
svettante, quando partiva per una di quelle sue
marce memorabili. Tutti i suoi capelli
se li era portati via il vento di due guerre.

Capii che era arrivato al traguardo
il giorno che mi chiese di aiutarlo a salire
la scala di casa. Il ragazzo ottantottenne
tremendamente buono che m’aveva messo al mondo
per volontà o per distrazione, aveva, come
si dice, esaurito il carburante e non c’erano,
nelle vicinanze né altrove, pompe disponibili.

Ci fu uno sguardo, tra noi. Non ci furono
parole. Lui chinò la testa, come a dire”Vado”.
Sua moglie, che era stata mia madre,
era già lì ad aspettarlo
Mario Lunetta

Da:Look, Stranger -edito da Alfonso Malinconico-, Gradiva Pubblication, Stony Brook, New York,2003

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