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lunedì 27 ottobre 2008

ARTHUR RIMBAUD
(1854-1895)


BEING BEAUTEOUS

Davanti a un nevaio, un Essere di bellezza d’alta statura.
Sibili di morte e cerchi di musica sorda fanno salire, allargarsi
e tremare come uno spettro questo corpo adorato; ferite scarlat-
te e nere esplodono nelle carni superbe. – I colori propri della
vita s’incupiscono, danzano, e si sprigionano intorno alla visione,
sul cantiere. – E i brividi si elevano e rumoreggiano, e poiché
il sapore forsennato di quegli effetti si carica dei sibili mortali
e delle rauche musiche che il mondo, lontano, dietro di noi, lan-
cia sulla nostra madre di bellezza – ella indietreggia, si rizza.
Oh le nostre ossa son rivestite d’un nuovo corpo innamorato.

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O la faccia cinerea, lo scudo di crine, le braccia di cristallo!
Il cannone su cui devo abbattermi attraverso la mischia degli
alberi e dell’aria leggera!
Arthur Rimbaud

(da : “Le Illuminazioni”, “I Poeti maledetti”, a cura di Clemente Fusero, dall’Oglio, Editore, Milano, 1955)

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