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lunedì 27 ottobre 2008

RAINER MARIA RILKE
(1875- 1925)



Sulla via assolata, dentro al vecchio
tronco cavo che da lungo tempo
serve a bere e piano in sé rinnova
uno specchio d’acqua, la mia sete
calmo: l’acqua limpida e il suo flusso
prendo in me nel cavo della mano.
Bere è troppo, è un atto che tradisce,
mentre questo gesto in cui m’indugio
porta un’acqua chiara alla coscienza.

E così potrebbe riposarmi
se tu fossi qui, posare piano
la mia mano sulla fresca curva
della spalla o al limite del seno.
Rainer Maria Rilke

(Traduzione di Giaime Pintor da: “Poesie” di Rainer Maria Rilke, Einaudi Editore, 1963)

Sempre di nuovo, benché sappiamo il paesaggio d’amore
e il breve cimitero con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente, dove per gli altri
è la fine: torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antiche alberi, ci posiamo
sempre, di nuovo, tra i fiori contro il cielo.
Rainer Maria Rilke

(Traduzione di Giaime Pintor “Poesie”, Einaudi, 1963)

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